
Da una recente analisi riguardante i temi della tutela ambientale, dei lavoratori e della parità di genere redatta da Euler Hermes Format Research, è emerso è un quadro positivo portato dal cambiamento verso un’economia sempre più sostenibile: il 50% delle imprese italiane si dichiara pronta ad aderire ai principi ESG (Environmental, Social and Governance), adottando nuovi e più appropriati modelli di business.
Con l’espressione sviluppo sostenibile e ambientale, si indicano tutte le attività volte a soddisfare i bisogni sociali e umani senza danneggiare la qualità della vita delle generazioni future e fornendo loro le stesse possibilità che abbiamo oggi. Le aziende che hanno già effettuato un cambio del paradigma nella propria produzione si sono concentrate sulla sostenibilità e la tutela dell’ambiente, così come la riduzione del proprio impatto e il consumo di risorse rinnovabili. Al tema ambientale, però, si affianca anche la sostenibilità sociale, la quale vuole tutelare i principi di eguaglianza e giustizia nel trattamento dei lavoratori, oltre che la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro. Infine, troviamo la sostenibilità economica, indispensabile per produrre dei beni e servizi che siano in grado di soddisfare i bisogni dei consumatori senza però impattare negativamente sul territorio e sulla popolazione.
Ad avvicinare le aziende al modello sostenibile sono sicuramente gli effetti, sempre più evidenti, del cambiamento climatico, che necessitano di continui studi e comprensione degli effetti. Investire nella sostenibilità prevede quindi una modifica del proprio modello organizzativo e dell'intero approccio al mercato, e a tal proposito resta fondamentale la continua formazione di figure altamente specializzate.
L’impegno nella formazione di Procter & Gamble in Italia.
Le azioni intraprese da P&G a livello globale sono molteplici, si basti pensare ai programmi Ambition2030 e NetZero2040, così come sono molteplici le azioni localizzate nel nostro Paese grazie al programma di Cittadinanza d’Impresa P&G per l’Italia, che oltre a portare avanti progetti che generano un impatto concreto sulle persone e sull’ambiente, supporta diversi programmi di formazione dei manager del futuro.
In P&G riteniamo essenziale che nelle future generazioni ci siano leader responsabili, con una forte coscienza ambientale, capaci di orientare verso scelte più sostenibili le aziende attraverso la green economy. È per questo che abbiamo rinnovato ancora una volta il nostro supporto all’European Institute for Innovation and Sustainability (EIIS) come main partner del Certificate Program “Manager della Transizione Ecologica”.

Giunto alla sua terza edizione, al via il prossimo 28 settembre 2022, l’obiettivo di questo corso è appunto quello di formare i nuovi manager della transizione ecologica. Con la creazione in Italia del nuovo Ministero della Transizione Ecologica (MITE) e con gli impegni dell’Europa per il Green Deal e per il Piano di Azione per l’economia circolare, saranno sempre più necessarie nei prossimi anni figure professionali in grado di sviluppare e implementare i piani di riconversione ecologica.
Progettato per essere altamente interattivo, il Certificate Program mira a trasmettere conoscenze e competenze teoriche e pratiche sui princìpi della neutralità climatica e dell’economia circolare, i due pilastri dei piani nazionali ed europei per la transizione ecologica.
Come partner e docenti del corso, coinvolgeremo anche una volta i partecipanti in un caso di studio reale, incentivando il lavoro di team e l’uso delle competenze acquisite durante i 10 moduli del Certificate Program.
Le iscrizioni chiuderanno il 14 settembre 2022, per scoprire cosa riserva la terza edizione del “Manager della Transizione Ecologica” consulta la brochure.