6/2/2024

L'imprenditoria femminile in Italia: tra dati in crescita e ostacoli

5 donne imprenditrici in un ufficio.

L’imprenditoria femminile nel mondo ha sperimentato una grande crescita negli ultimi anni, con un numero sempre maggiore di aziende fondate e dirette da donne. Tuttavia, i dati mostrano che permangono significativi divari di genere.

Vediamo nel dettaglio l’evoluzione e i numeri.

Imprenditoria femminile: dati 2023

Secondo i dati del 20231, in Italia le imprese a conduzione femminile sono circa 1,3 milioni, pari al 22% del totale delle attività registrate masi tratta di un numero che deve ancora crescere per poter raggiungere la media Europea del 32%. Se guardiamo fuori dall’Europa, negli Stati Uniti moltissime startup e aziende innovative non includono donne nel team, in particolar modo ai vertici; al contrario, in Cina è proprio il 50% delle donne a ricoprire cariche dirigenziali.

Il numero di aziende dirette da donne risulta tendenzialmente in crescita1: nel 2014 erano 1,2 milioni e rappresentavano il 21% del totale e, mentre nel 2020 queste imprese si sono rivelate più resilienti delle altre, nel 2022 si è poi registrato un calo pari a 6.000 aziende sul territorio italiano.

Lo stesso, però, non si può dire se restringiamo il campo alle startup. Infatti, a settembre 2022, sono state registrate in Italia 2.000 startup a conduzione femminile, il 40% in più rispetto a quelle rilevate nello stesso periodo del 2019. Secondo uno studio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le startup italiane a prevalenza femminile sono il 13,7% del totale.

Ma dove si trovano e di cosa si occupano queste imprese?

Settori tradizionali, poche startup innovative e differenze geografiche

Esaminando la diffusione nei vari settori, dai dati 2022 emerge che i servizi occupano la percentuale maggiore (66,8%), mentre una fetta più piccola è occupata da agricoltura, silvicoltura e pesca (15,4%) e industria (11,3%).

Ancora troppo bassa, invece, la presenza femminile nei cosiddetti ambiti STEM: uno studio di McKinsey sottolinea come, se l’Europa riuscisse ad aumentare la presenza femminile in settori tecnologici del 45% entro il 2027, colmerebbe il gap di talenti e otterrebbe un incremento del PIL europeo fino a 600 miliardi di euro.

Per quanto riguarda la diffusione geografica, l’imprenditoria femminile è più presente nel Centro-Nord, con un 63,2% contro il 26,8% del Sud. A livello di numeri assoluti, le regioni con più imprese femminili sono Lombardia, Campania, Lazio, Sicilia e Veneto; in termini percentuali, invece, abbiamo in cima alla lista Molise, Basilicata, Abruzzo, Umbria e Sicilia.

Ostacoli da superare

Nonostante i progressi, le imprenditrici italiane devono ancora affrontare ostacoli maggiori rispetto ai colleghi uomini; il principale è la difficoltà di accesso al credito, ma vi sono anche complessità legate alla formazione, al networking. e ancora gli stereotipi culturali e i pregiudizi nei confronti delle donne.e.

Per contrastare queste difficoltà il Ministero delle Imprese Italiane e del Made in Italy ha istituito il Fondo Impresa Femminile che sostiene la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese a conduzione femminile con contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

Il contributo delle aziende

Anche molte aziende si impegnano a promuovere la leadership femminile, non solo garantendo la parità salariale e le pari opportunità di carriera, ma anche supportando startup e realtà imprenditoriali.

Per esempio, P&G organizza Future Female Leaders, un evento rivolto alle ragazze che frequentano l’ultimo anno dell’università o che si sono appena laureate e che vorrebbero intraprendere una carriera nelle vendite, nella logistica o nell’IT. A 20 di loro P&G dà la possibilità di avvicinarsi all’azienda e di incontrare alcuni dei tuoi top manager.

Infine, nell’ambito del programma P&G per l’Italia, P&G ha collaborato con Women's Forum for the Economy & Society e l'HEC Innovation & Entrepreneurship Center per l’iniziativa #WomenEntrepreneurs4Good: un programma di accelerazione dedicato alle donne imprenditrici che ha offerto coaching, supporto tecnico e l’accesso a un ecosistema di partner globali.