6/9/2023

Come i bias cognitivi influenzano la parità di genere

Bias cognitivi e parità di genere

Esiste una serie di preconcetti e stereotipi che sono radicati in noi da abitudini e cultura e che ci possono portare ad assumere atteggiamenti che rafforzano alcune visioni del mondo, che magari nemmeno condividiamo. Gli ambiti a cui si applicano gli stereotipi sono moltissimi e gettano le proprie radici nella storia; tra questi c’è indubbiamente quello che riguarda la disuguaglianza di genere.

Essere soggetti a bias di genere non implica che non si creda nella parità di genere o si condividano determinati preconcetti, ma semplicemente che si è abituati a sentire alcune generalizzazioni. L’unica soluzione per uscire da questi bias è prenderne consapevolezza e decostruire quanto radicato in sè.

Cosa si intende per bias cognitivo?

Un bias cognitivo è un'alterazione sistematica e prevedibile nella percezione della realtà. Il termine bias sembra essere di origine francese e può essere tradotto in italiano come stereotipo.

Gli stereotipi, infatti, sono credenze condivise e diffuse riguardo a caratteristiche o comportamenti attribuiti a categorie sociali, come ad esempio il genere. In sostanza, bias e stereotipi sono distorsioni della realtà messe in atto in maniera più o meno volontaria.

Spesso i bias cognitivi rappresentano una sorta di scorciatoia che il cervello usa per risparmiare energia: per trovare la risposta a un quesito o a una criticità non viene utilizzato un approccoi logico-scientifico, ma uno rapido basato sull’esperienza. Spesso esso è corretto, ma alcune volte può finire per perpetuare errori di valutazione.

Il bias di genere, pertanto, si verifica quando prevalgono stereotipi e generalizzazioni ingiustificate sul comportamento di genere. Questo implica presupposti non verificati sulle abilità, le esigenze e i desideri di uomini e donne. Dal punto di vista individuale, i bias cognitivi e gli stereotipi di genere possono sembrare innocui, tuttavia, a livello di società, possono diventare insidiosi, causando disuguaglianze strutturali e ostacolando la parità di genere.

Ambiti di diffusione di bias cognitivi e stereotipi

I bias cognitivi e gli stereotipi riguardo al genere sono prevalentemente presenti in molti settori della vita, tra cui la carriera lavorativa, l'educazione e le relazioni interpersonali. Per definizione sono spesso inconsapevoli e tramandati da terze persone o da abitudini culturali più in generale.

Nel mondo del lavoro, gli stereotipi di genere posso condurre a diverse tipologie di disciminazioni, a opportunità di avanzamento di carriera limitate per alcune persone e a una mancanza di rappresentanza di alcune categorie sociali in posizioni di alto livello. In ambito educativo, tali bias possono condizionare le aspettative di insegnanti e studenti, influenzando le scelte di studi e carriera futuro. Infine, nelle relazioni interpersonali, gli stereotipi di genere possono causare disuguaglianze nella divisione dei compiti domestici e nelle responsabilità familiari.

Favorire l'Inclusione e la parità di genere abbattendo gli stereotipi

Per ridurre gli effetti negativi degli stereotipi di genere e dei bias cognitivi nella società, è necessario un approccio multiplo. Il primo passo è riconoscere e ammettere di aver assimilato alcuni di questi preconcetti: la consapevolezza, infatti, è il punto di partenza per capire come sradicare gli stereotipi e favorire la parità di genere.

L'istruzione e la formazione, poi, possono giocare un ruolo fondamentale: attraverso programmi educativi che promuovono la parità di genere e l'inclusività, è possibile de-costruire gli stereotipi esistenti e promuovere una visione più equa. Questa tipologia di formazione può essere fatta da associazioni, ma anche da scuole e posti di lavoro. P&G, per esempio, si mantiene sempre attiva sul fronte di Equality & Inclusion, organizzando eventi e momenti di formazione.

Inoltre, politiche e regolamenti mirati possono aiutare a minimizzare il bias di genere, imponendo ad esempio pari opportunità. Infine, l'attenzione individuale e collettiva a un linguaggio inclusivo e alla rappresentazione dei generi nei media può contribuire a sfidare e cambiare le percezioni stereotipate.