6/4/2023

Che cos’è la biodiversità e come contrastarne la perdita

Con biodiversità intendiamo l’insieme della varietà di organismi viventi e i complessi ecosistemi che tutti insieme formano nella biosfera. La tutela della biodiversità è fondamentale per il benessere del pianeta e delle creature che lo abitano, inclusi gli esseri umani. Piante, animali, microorganismi di diversa specie e varietà presenti nei loro habitat, infatti, contribuiscono a mantenere il pianeta in equilibrio e sano.

Un fiume che attraversa una foresta.

Perché la biodiversità è importante?

Innanzi tutto, la biodiversità fornisce una vasta gamma di attività ecosistemiche che sono essenziali per il benessere della specie umana. Le piante, ad esempio, sono fonte di alimentazione, medicine e materiali da costruzione. Gli insetti e altri organismi svolgono un ruolo cruciale nella fecondazione delle colture, aiutando a garantire la sicurezza alimentare. Inoltre, gli ecosistemi sani contribuiscono a purificare l'aria e l'acqua, a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e a prevenire disastri naturali come le inondazioni.

La diversità biologica crea un equilibrio delicato che permette agli ecosistemi di funzionare in modo armonioso.

La situazione italiana ed Europea

La situazione attuale della biodiversità in Italia e in Europa richiede la nostra attenzione urgente. Secondo diversi studi, l'Italia ospita una delle più alte concentrazioni di biodiversità in Europa, grazie alla sua varietà di habitat che spaziano dalle montagne alle coste.

Tuttavia, molti di questi habitat sono minacciati da attività umane come l'urbanizzazione, l'agricoltura intensiva e l'inquinamento. In Europa, oltre il 50% delle specie animali è a rischio di estinzione, mentre l’85% degli habitat protetti è in uno stato di conservazione sfavorevole.

Le cause della perdita di biodiversità

Eppure, la perdita di biodiversità ad oggi non è solo un pericolo, bensì un dato di fatto. Le cause di questa perdita sono attribuibili a due macro categorie: cause naturali – incendi, eruzioni vulcaniche, terremoti, alluvioni, ecc – e cause umane – quali:

  • Il nostro sistema alimentare che è il principale fattore di distruzione degli habitat naturali per far spazio alle coltivazioni agricole intensive a queste vanno aggiunte la crescita di città e l’espansione continua dei territori adibiti ad attività umane
  • Il cambiamento climatico, diretta conseguenza delle attività umane e la deforestazione stanno alterando i naturali sistemi di cattura del carbonio, portando ad una aumento della temperatura globale
  • L'inquinamento di aria, acqua e suolo che uccide specie vegetali e animali e mette a rischio interi habitat
  • L’invasione di specie aliene vegetali e animali grazie ai trasporti delle emrci, che causano l’estinzione di specie autoctone distruggendo completamente il delicato equilibrio dell’ecosistema locale
  • Lo sfruttamento diretto delle risorse naturali tale da alterare gli ecosistemi dai quali dipendono milioni di specie e le stessa sopravvivenza di intere popolazioni umane

Le conseguenze della perdita di biodiversità

La perdita di biodiversità ha una serie di conseguenze negative per gli ecosistemi e per l'umanità in generale. Ecco alcune delle principali:

  • Ridotta resilienza degli ecosistemi: una ridotta diversità biologica rende gli ecosistemi più vulnerabili agli stress ambientali, come il cambiamento climatico, le malattie e le specie invasive.
  • Perdita di risorse naturali: la perdita di biodiversità può ridurre la disponibilità e la qualità di risorse essenziali per la vita umana e non solo, mettendo a rischio la sopravvivenza e il benessere degli esseri viventi.
  • Impatto sull'agricoltura e sulla sicurezza alimentare: la diversità genetica delle piante e degli animali è fondamentale per l'agricoltura e la scomparsa di varietà genetiche rende le colture e gli allevamenti più suscettibili alle malattie, alle condizioni climatiche estreme e alle variazioni dell'ambiente. Ciò può portare a una diminuzione della produzione alimentare e alla minaccia della sicurezza alimentare globale.
  • Perdita di habitat e degradazione degli ecosistemi: la deforestazione, l'urbanizzazione, l'inquinamento e altre attività umane stanno rapidamente distruggendo gli habitat naturali in tutto il mondo. La loro scomparsa mette a rischio la sopravvivenza di molte specie animali e vegetali e interrompe le complesse interazioni ecologiche che tengono in equilibrio gli ecosistemi.
  • Impatto sulla salute umana: la perdita di biodiversità può avere implicazioni dirette e indirette sulla salute umana, andando a influire sia sulle risorse a disposizone sia sull’inquinamento ambientale.
  • Implicazioni culturali ed economiche: la perdita di specie e habitat può portare all'estinzione delle conoscenze tradizionali legate alla natura e metetre in crisi molti settori economici, come il turismo, l'industria farmaceutica e il settore delle energie rinnovabili.

Renature Italy a protezione della perdita di biodiversità

ReNature Italy è la più grande campagna mai avviata per favorire la rinaturazione su vasta scala in Italia. Il progetto del WWF Italia vede il supporto di P&G nella riqualificazione ambientale di oltre 1 milione di metri quadri di aree verdi in italia, con l’obiettivo di tutelare il 30% della biodiversità italiana entro il 2030, con un’ampia azione di ripristino di habitat distrutti o degradati. Le Oasi di cui si occupa P&G sono quattro:

  • Vanzago (Milano),
  • Valtrigona (Trento),
  • Macchiagrande (Roma),
  • Monte Arcosu (Cagliari).
Un monte all’interno dell’Oasi Valtrigona di Trento.

Gli obiettivi di ReNature Italy

Tutelare la biodiversità italiana, ridurre le emissioni, restituire spazio alla natura ed educare i cittadini al suo rispetto: questi gli importanti obiettivi che WWF si è posto e che Procter&Gamble condivide appieno.

La campagna ReNature Italy sostiene infatti la grande sfida del WWF di fermare la perdita di biodiversità, proteggere il capitale naturale e ricostruire quello che l’uomo ha distrutto in termini di ecosistemi. L’obiettivo è quello di proteggere, entro il 2030, il 30% dei territori terrestri e marini e ricostruire gli ecosistemi più importanti. Proprio per questo, il WWF sta cercando, con le sue 100 Oasi in Italia, di proteggere e conservare al meglio la natura e la sua biodiversità per le generazioni future.

Le Oasi sono una parte fondamentale del progetto ReNature Italy in quanto contribuiscono ad assorbire il carbonio, proteggere la biodiversità e la natura, ma anche a educare i cittadini al rispetto e al valore del patrimonio naturale.

I prossimi anni saranno una finestra fondamentale per contrastare il cambiamento climatico; per questo P&G, convinta che anche le aziende debbano fare la loro parte, ha deciso di porsi l’obiettivo di arrivare a zero emissioni nette entro il 2040 e di investire in diverse soluzioni e molteplici progetti a sostegno della natura, tra cui proprio Renature Italy di WWF.

La partnership di WWF e P&G Italia

Proprio in questa direzione si muove la partnership tra WWF e P&G, la più importante mai realizzata dall’azienda in Italia a tema ambientale, che, oltre al sostegno a ReNature Italy, vede lo sviluppo di progetti volti a educare le nuove generazioni, promuovere un uso più consapevole dei prodotti e sostenere la formazione dei manager di domani.

P&G e WWF stanno infatti realizzando nelle scuole in tutta Italia le Aule Natura, aree verdi allestite con orti didattici e con differenti microhabitat (come stagni, siepi e giardini), in cui bambini e ragazzi possono fare esperienza e apprendere dalla natura. Dall’inizio dell’anno scolastico 2021/22 sono già 12 le Aule realizzate ed altre 24 saranno completate entro giugno, per un totale di oltre 5.000 mq di spazi verdi messi a disposizione di oltre 15.000 alunni. E l’obiettivo è superare quota 50 Aule Natura entro il 2024.

P&G sta lavorando con il WWF anche a una campagna di educazione al consumo consapevole dei prodotti e al loro corretto smaltimento o riutilizzo, attraverso progetti come la guida “Pianeta=Casa, impariamo a essere sostenibili” e “Green Home”, contribuendo a cambiare tante piccole abitudini quotidiane che impattano notevolmente sull’ambiente e a corsi di formazione universitaria per i manager di domani, perché siano leader responsabili, con una forte coscienza green, capaci di orientare verso scelte più sostenibili le loro aziende.