27/6/2023

I tre pilastri della sostenibilità e le loro implicazioni per uno sviluppo sostenibile

Quando sentiamo o leggiamo il termine sostenibilità, siamo portati a pensare alla sostenibilità ambientale, con tutte le sfaccettature che ne conseguono. In realtà, però, il termine sostenibilità è molto più ampio di quanto si possa pensare.

Cos’è la sostenibilità?

Lo sviluppo sostenibile e la sostenibilità in generale sono stati soggetti a diversi tentativi di darne una definizione; quella universalmente riconosciuta è quella data dal cosiddetto Rapporto Brundtland che definisce la sostenibilità come una condizione dello sviluppo in grado di “assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”.

Questa definizione prende quindi in considerazione non solo l’aspetto ambientale, ma anche altre sfaccettature legate al benessere del singolo. Nello specifico, si prendono in considerazione anche gli aspetti economici e sociali.

L’immagine di un globo coperto in parte da acqua in parte da vegetazione.

I 3 pilastri della sostenibilità: ambientale, economica e sociale

Questi tre pilastri furono menzionati per la prima volta proprio nel Rapporto Brundtland del 1987: sostenibilità ambientale, economica e sociale sono le basi per uno sviluppo sostenibile.

Naturalmente, i tre pilastri della sostenibilità non possono essere a sé stanti, ma sono strettamente collegati tra loro. Si influenzano a vicenda e sono tutti imprescindibili per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

I tre pilastri sono anche definiti nella Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite e sono tuttora il modo più chiaro e conosciuto per interpretare e valutare lo sviluppo sostenibile.

Un cerchio con icone che rappresentano diversi aspetti della sostenibilità.

Sostenibilità ambientale

La sostenibilità ambientale si riferisce alla capacità di preservare le risorse naturali e i sistemi ecologici nel lungo termine, garantendo la loro rigenerazione e mantenendo un equilibrio tra le esigenze umane e l'ambiente.

Essa implica l'adozione di pratiche e politiche che minimizzano l'impatto negativo sull'ambiente, come promuovere:

  • l'uso razionale delle risorse, che ne eviti gli sprechi e lo sfruttamento intensivo;
  • la conservazione della biodiversità e la protezione degli ecosistemi fragili;
  • la mitigazione dei cambiamenti climatici;
  • l'efficienza e la transizione energetica;
  • l’economia circolare e i suoi principi;
  • il consumo responsabile, che passa attraverso la riduzione degli sprechi, il riciclo dei materiali e il riuso.

Sostenibilità sociale

La sostenibilità sociale si riferisce alla capacità di creare e mantenere una società equa, giusta e inclusiva per tutte le soggettività nel lungo termine. Per raggiungere questo tipo di società si passa attraverso aspetti legali, come la promozione dei diritti umani e della giustizia sociale, ma anche attraverso una componente di cura, che tutela tutte le diversità.

C’è poi una componente di politiche sociali che riguarda la garanzia di pari opportunità a tutti gli individui e il coinvolgimento attivo dei cittadini e dei membri della società nei processi decisionali che riguardano la stessa.

In primis, però, è necessario affrontare le disuguaglianze e combattere le discriminazioni, in un’ottica di uguaglianza e inclusione. Inoltre, perché una società possa essere davvero equa, è necessario che tutte le persone abbiano accesso a diritti fondamentali come l’istruzione, la salute, l’occupazione dignitosa e un reddito sufficiente.

Sostenibilità economica

La sostenibilità economica consiste nella capacità di un sistema economico di generare una crescita duratura degli indicatori economici, garantendo reddito e lavoro alla popolazione. Essa si basa su principi di gestione responsabile delle risorse, equità, stabilità e resilienza.

La sostenibilità economica implica una situazione di equilibrio tra la crescita economica, l'efficienza nella gestione delle risorse, la riduzione degli impatti ambientali e la promozione dell'inclusione sociale. Richiede l'adozione di politiche e pratiche economiche che favoriscano la creazione di valore a lungo termine, la diversificazione economica, l'innovazione, l'uso efficiente delle risorse, la promozione dell'occupazione dignitosa e la riduzione della povertà.