21/3/2023

Casa famiglia e Orto-Frutteto Solidale: la storia di Villa San Giovanni

Una piccola struttura con funzioni di accoglienza a bassa intensità assistenziali, una struttura di tipo “familiare” e l’obiettivo di accogliere persone in difficoltà. È questo che fa una casa famiglia: fornire ospitalità a un gruppo ristretto di persone creando un contesto di comunità.

Ed è proprio questa la forma che ha assunto l’Orto-Frutteto solidale di Villa San Giovanni realizzato con il programma P&G per l’Italia. Lo spazio è stato confiscato alla ‘Ndragheta ed è stato riconvertito in una casa famiglia per persone con disabilità: ad alloggiarvi sono infatti sei giovani-adulti con Sindrome di Down rimasti orfani o con genitori che non hanno la possibilità di prendersi cura di loro.

L’Orto-Frutteto solidale di Villa San Giovanni di P&G.

Casa famiglia e Orto-Frutteto Solidale: come funziona la struttura?

L’Orto-Frutteto solidale di Villa San Giovanni è uno spazio verde di 1.000 mq costellato da 60 piante e alberi da frutto. È stato realizzato da Procter&Gamble, nell’ambito del programma di cittadinanza d’impresa P&G per l’Italia, in partnership con AzzeroCO2. Il suo obiettivo è quello di creare un’oasi verde di biodiversità e inclusione sociale.

A lavorare in questo orto-frutteto sono i giovani con la Sindrome di Down che abitano la casa famiglia, insieme ai volontari della Cooperativa Rose Blu, che si occupa di offrire supporto alle persone con disabilità mentali attraverso attività formative, ricreative e occupazionali.

È stata proprio la Cooperativa Rose Blu Onlus a trasformare la villa sequestrata alla ‘Ndragheta in una casa famiglia per la comunità “Dopo di noi”, dove vivono sei ragazze e ragazzi con la Sindrome di Down rimasti soli, che già frequentano il centro diurno della onlus. Questi giovani, affiancati dai volontari, portano avanti i lavori tra le piante di arance, limoni, corbezzoli, mandarini, carrubi, ciliegi e kiwi del Frutteto che circonda la villa.

I prodotti raccolti dall’orto-frutteto vengono poi venduti e i ricavati contribuiscono al sostentamento della Cooperativa; al tempo stesso, questo consente l’integrazione attraverso la socializzazione ai ragazzi e ragazze con disabilità. Si tratta quindi di un vero e proprio progetto di agricoltura sociale.

Una persona con disabilità che lavora nell’Orto-Frutteto Solidale di Villa San Giovanni di P&G.

Cosa fa la Cooperativa Sociale Rose Blu?

La Cooperativa Sociale Rose Blu da oltre 20 anni si occupa di servizi per le persone con disabilità promuovendone l’integrazione sociale, l’autonomia e l’autodeterminazione.

«Svolgiamo la nostra attività in un Centro diurno ma anche all’interno di un immobile confiscato alla mafia che sarà una Comunità Dopo di Noi, che conferisce al nostro lavoro un significato ancora più ampio di riscatto sociale e civile. Quello che ora vogliamo realizzare con la Cooperativa negli spazi esterni della Comunità Dopo di Noi è un parco inclusivo e una fattoria didattica per permettere attività di pet therapy. Nell’ambito di questo più ampio intervento, ha assunto un importante significato la creazione di un frutteto grazie al contributo di Procter & Gamble che tramite AzzeroCO2 ha permesso che fossero messi a dimora 60 alberi a frutto. Attraverso questa iniziativa gli ospiti con disabilità della Comunità potranno svolgere attività agricola sociale» ha dichiarato Domenico Barresi, Presidente Cooperativa Sociale Rose Blu Onlus.

Gli altri progetti P&G rivolti alle persone con disabilità

Uno degli spazi verdi dell’Orto-Frutteto Solidale di Villa San Giovanni di P&G.

Accanto a quello calabrese, altri quattro Orto-Frutteti Solidali promuovo progetti di agricoltura sociale per persone con disabilità a Modica, Teramo, Sesto Fiorentino e La Spezia.

Nell’Orto-Frutteto di Modica, il primo Frutteto realizzato da P&G, ragazzi disabili e anziani coltivano 60 piante di limoni, melograni e fichi con i volontari della Cooperativa Sociale A. Portogallo. L’Orto-Frutteto Solidale di Teramo conta invece 50 piante e sorge sui terreni dell’Associazione Rurabilandia che conduce una fattoria didattica e un agriturismo impiegando ragazzi con Sindrome di Down. A Sesto Fiorentino, la Cooperativa Sociale La Fonte promuove la cultura del lavoro come strumento di emancipazione per persone disabili e socialmente fragili e la Cooperativa Sant’Anna, nel suo centro a La Spezia, offre a ragazzi autistici la possibilità di intraprendere un percorso post scolastico per l'inserimento lavorativo.

«Il 21 marzo è la Giornata Mondiale della Sindrome di Down, istituita dall’ONU per promuovere una società inclusiva per tutti. Un obiettivo che condividiamo pienamente e verso cui tendono numerosi dei progetti di “P&G per l’Italia”, a partire proprio da quello degli Orto-Frutteti Solidali» spiega Riccardo Calvi, Direttore Comunicazione di P&G Italia.

L’impatto dei 23 Orto-Frutteti solidali di Procter&Gamble

A questi cinque se ne sommano altri 18, per un totale di 23 Orto-Frutteti Solidali che Procter & Gamble e AzzeroCO2 hanno realizzato insieme in tutta Italia, che nel corso della loro vita aiuteranno ad assorbire CO2, a salvaguardare la biodiversità e a promuovere l’inclusione sociale e lavorativa, garantendone al contempo l’autonomia economica.

I 23 Orto-Frutteti realizzati grazie a P&G per l’Italia contano:

  • 30.000 mq di superficie,
  • oltre 2.000 alberi da frutto e melliferi piantumati,
  • oltre 1.000 tonnellate di CO2 assorbite,
  • circa 400 soggetti fragili e a rischio di emarginazione sociale coinvolti.

Questi spazi verdi creano valore per tutti e hanno valso a P&G il Diversity Brand Index, unica ricerca italiana che misura e verifica il reale impegno delle aziende sulla DE&I (Diversity, Equity and Inclusion), riconosce tra le TOP 10 Initiatives 2023, ovvero i dieci progetti con più alto impatto sociale e che si sono più distinti come best practices autentiche e innovative.

«Insieme a Procter & Gamble continuiamo a mettere a dimora la solidarietà e il riscatto sociale. L’intervento realizzato presso La Cooperativa Rose Blu Onlus rappresenta un nuovo tassello in questo percorso che coniuga la cura delle persone a quella dell’ambiente. Un progetto a cui teniamo molto che ha come obiettivo quello di creare un ambiente inclusivo e sostenibile nel quale ragazze e ragazzi con disabilità possano sviluppare le loro abilità e competenze e sentirsi parte della collettività. Un esempio concreto di come dalla cooperazione possono fiorire iniziative che possono fare la differenza, generando un impatto positivo sulla comunità e sul territorio» ha dichiarato Annalisa Corrado, Responsabile progetti Innovativi di AzzeroCO2.