16/12/2024
Come scrivere un CV efficace qualunque sia la tua esperienza
La scrittura del curriculum è il primo grande scoglio che si incontra quando ci si approccia al mondo del lavoro per la prima volta, ma può essere un momento delicato anche quando si ha già accumulato dell’esperienza. Il curriculum vitae (CV) è di fatto il biglietto da visita con cui ci si presenta a un’azienda, il più delle volte senza poterlo presentare personalmente. Il CV è il primo punto di contatto tra un candidato e il posto di lavoro, che determina se chi applica per una posizione lavorativa avrà la possibilità di sostenere un colloquio.
Il primo istinto, forse, ci direbbe di inserire nel documento quello che pensiamo l’azienda possa aspettarsi da noi, ma questo non deve portarci a stravolgere il racconto del nostro profilo. La strategia migliore è trovare un buon equilibrio tra il raccontarsi per quel che si è, le capacità che si hanno e raccontarsi nel modo migliore possibile.
Ma come farlo in maniera efficace?
1. Adatta il CV alla posizione desiderata
Un errore comune è inviare un curriculum standardizzato. Personalizza il tuo CV in base alla posizione per cui ti candidi, evidenziando tutte quelle esperienze lavorative e personali così come le hard e soft skills rilevanti per il ruolo.
2. Scegli una struttura chiara e semplice
Potremmo essere tentati da layout creativi e particolari, pensando possano distinguerci nella massa, ma spesso un layout ordinato è la scelta migliore. Il CV, infatti, deve garantire una lettura rapida e agevole, per questo è consigliabile creare un documento organizzato, con colori non troppo accesi e un font leggibile.
Le informazioni più importanti da inserire sono:
- Informazioni personali: nome, cognome e recapiti.
- Profilo professionale: che riassuma l’attuale ruolo e descriva brevemente di cosa ti occupi.
- Esperienze lavorative: inseriscile in ordine cronologo dalla più recente alla più datata, con periodi di riferimento. Queste informazioni possono essere modificate anche in base al tipo di lavoro per cui ci si sta candidando, scegliendo solo quelle più rilevanti.
- Formazione: inserisci i titoli di studio dal più recente (anche se ancora non completato) al più datato, integrando anche eventuali corsi e certificati conseguiti.
- Esperienze extra-curriculari: non sottovalutare l’importanza che le esperienze personali ed extra-curriculari possono avere nella formazione del tuo background a 360 gradi.
- Competenze tecniche: dedica uno spazio per riassumere le tue competenze tecniche come l’uso di specifici programmi o software.
- Soft skill: elenca le principali competenze che ti caratterizzano legate alla gestione del lavoro.
- Lingue parlate: sempre più importanti nel mondo del lavoro odierno, non dimenticare di indicarne il livello o elencare eventuali certificati linguistici
- Fotografia: è consigliabile, ma non necessario, aggiungere una propria fotografia.
Nome, cognome, contatti e profilo professionale devono essere le informazioni più visibili nel foglio, per questo di solito vengono inserite nello spazio in alto, accanto alla foto.
Per aiutarti nella realizzazione del curriculum, ti invitiamo a leggere questo blog post sul nostro portale PGCareers.
3. Valorizza le esperienze lavorative
Descrivi le tue esperienze lavorative non limitandoti ai titoli dei ruoli ricoperti ma includendo le responsabilità principali, i risultati raggiunti e l’impatto positivo che hai avuto sull’organizzazione. Usa numeri e dati concreti, ove possibile, per rendere più tangibile il tuo contributo (ad esempio, "Aumentato le vendite del 15% in sei mesi").
Non dimenticare di inserire un settore di specializzazione, se ne hai uno, in particolare quando correlato al profilo professionale.
Cosa metto nel CV se non ho esperienze lavorative?
Se non si hanno esperienze lavorative è possibile inserire stage curriculari e progetti accademici che rispecchino come sono state messe in pratica le nozioni apprese nel percorso di studi, che sono possono essere richieste in fase di candidatura.
Non dimentichiamo che anche volontariato o lavori stagionali possono essere un ottimo specchio delle nostre soft skill come la capacità di relazionarsi con le persone, l’attitudine a lavorare in team, l’abilità nel gestire la pressione e molto altro.
Cerca, nella tua esperienza personale, quelle attività che possono raccontare al meglio le tue caratteristiche umane e quanto hai appreso durante il tuo percorso formativo.
4. Non trascurare le soft skill
Le competenze trasversali, o soft skill, stanno acquisendo sempre maggiore importanza nel mondo del lavoro. Capacità come la gestione del tempo e delle crisi, la relazione con i colleghi e con il pubblico, la cooperazione, la leadership e l’intelligenza emotiva sono asset essenziali nella carriera. Ma possono essere anche un punto dolente nei CV. Spesso, si tende a inserire diciture standard come “Capacità di lavorare in team” o “Problem solving”: cerca di argomentare e fare tue le diciture che senti appartenerti.
5. Sintesi e precisione
Un CV deve essere sintetico: la lunghezza ideale è di una facciata per i giovani e due facciate al massimo per chi ha una lunga carriera alle spalle. Elimina dettagli non pertinenti e punta su contenuti chiari e specifici. Un buon CV non solo racconta cosa hai fatto, ma lo fa in modo conciso e diretto.
6. Controlla forma e contenuto
Dedica tempo alla revisione: errori di ortografia, grammatica o formattazione possono compromettere la tua credibilità. Chiedi a un amico o a un collega di rivedere il tuo CV per individuare eventuali errori o aree migliorabili.
7. Aggiorna regolarmente il tuo CV
Non aspettare di dover cercare lavoro per aggiornare il tuo CV. Mantienilo costantemente aggiornato con nuove esperienze, competenze acquisite o corsi completati. Questo ti permetterà di essere sempre pronto a cogliere opportunità interessanti.
8. Accompagnalo sempre con una lettera di presentazione
Essenziale soprattutto per le candidature spontanee, la lettera di presentazione è un asset importante in ogni ricerca di lavoro. Se lo spazio sul CV è contenuto, questo elemento aggiuntivo consente invece di scendere maggiormente nel dettaglio.
Attenzione, però, non dovrebbe mai essere un testo standard ma calibrato su ciascuna posizione e ciascuna azienda alla quale viene inviato il curriculum. Nella lettera di presentazione, infatti, andrebbe raccontato nel dettaglio il proprio interesse per la posizione: perché sono adatto a questo ruolo? Perché questa azienda è giusta per me? Cosa mi attrae? Cosa ho da offrire o cosa mi aspetto in cambio? Racconta i tuoi obiettivi e aspettative.
Via libera quindi allo storytelling di sé, non dimenticando però che i recruiter hanno spesso poco tempo a disposizione, quindi è importante mantenere il testo conciso, con una scrittura semplice e focalizzata su un paio di elementi chiave.
Trovare l’azienda giusta non è semplice e i percorsi di selezione spesso mettono alla prova i candidati sotto diversi punti di vista, ma sono anche occasioni di crescita personale e professionale. Scopri i racconti di alcune persone che lavorano in P&G e come si è avviata la loro carriera!
Scopri i racconti di alcune persone che lavorano in P&G e come si è avviata la loro carriera!