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23/12/2025

Come prepararsi al meglio per un colloquio di lavoro: consigli pratici, domande frequenti e suggerimenti per distinguersi

Affrontare un colloquio di lavoro è un momento importante nel percorso professionale di ogni persona. Che si tratti del primo impiego o di una nuova opportunità di carriera, una buona preparazione può fare la differenza tra una candidatura che passa inosservata e una che lascia il segno. Prepararsi in modo consapevole significa non solo conoscere l’azienda e il ruolo, ma anche saper raccontare se stessi in modo autentico, strutturato ed efficace.

Perché prepararsi per un colloquio di lavoro è fondamentale?

Un colloquio non è un interrogatorio, ma un dialogo. È un momento di confronto reciproco: l’azienda valuta le competenze, il potenziale e l’allineamento ai propri valori, mentre il candidato capisce se quel contesto è davvero in linea con le sue aspirazioni.

Arrivare preparati aiuta a:

  • gestire meglio l’emozione e lo stress;
  • rispondere in modo chiaro e strutturato;
  • valorizzare le proprie esperienze;
  • dimostrare interesse e motivazione reale per il ruolo.

La preparazione parte sempre da una buona conoscenza di sé: saper individuare i propri punti di forza, le aree di miglioramento e gli obiettivi professionali è il primo passo per affrontare il colloquio con sicurezza.

Come prepararsi prima del colloquio

  1. Studiare l’azienda: mission, valori, cultura, marchi, prodotti, progetti recenti e presenza sul mercato sono informazioni che aiutano a contestualizzare le risposte e a dimostrare interesse. Per un’azienda come P&G, ad esempio, è importante comprendere l’attenzione all’innovazione, alle persone e all’impatto positivo sulla società e sull’ambiente.
  2. Leggere attentamente l’annuncio: permette di capire quali competenze sono più rilevanti e di preparare una conversazione basata su esempi concreti. È utile collegare le proprie esperienze passate ai requisiti richiesti.
  3. Preparare esempi concreti: molte aziende utilizzano domande comportamentali per cui avere pronti esempi specifici di situazioni vissute (studio, lavoro, volontariato) aiuta a rispondere in modo chiaro e convincente.
  4. Curare gli aspetti pratici: che il colloquio sia in presenza o online, è importante arrivare puntuali, scegliere un abbigliamento adeguato al contesto e assicurarsi che l’ambiente sia tranquillo e professionale.

Le domande più frequenti ai colloqui (e come rispondere)

“Raccontaci di te”

È spesso la prima domanda. Non serve raccontare tutta la propria vita, ma costruire una breve presentazione che colleghi il proprio percorso al ruolo per cui ci si candida. L’ideale è un racconto coerente, focalizzato su esperienze e competenze rilevanti nelle diverse fasi di vita, che siano solo nell’ambito della carriera universitaria o anche nelle prime esperienze lavorative.

“Quali sono i tuoi punti di forza?”

Scegliere punti di forza concreti e dimostrabili è fondamentale. Meglio pochi esempi, ma supportati da esperienze reali, piuttosto che elenchi generici.

“Quali sono le tue aree di miglioramento?”

Questa domanda valuta la consapevolezza di sé. È importante essere onesti, mostrando però anche la volontà di crescere e migliorare.

“Perché vorresti lavorare con noi?”

Qui emerge la motivazione. Una buona risposta dimostra di conoscere l’azienda e di condividere i suoi valori, collegandoli ai propri obiettivi professionali.

“Raccontaci una situazione difficile che ha affrontato”

Domande di questo tipo servono a capire come si reagisce alle sfide. È utile, per fornire una panoramica chiara e completa – ma anche per non farsi giocare brutti scherzi dall’emozione - utilizzare una struttura semplice ma efficace e chiara: contesto, azione, risultato e apprendimento.

Come scegliere la risposta giusta?

Non esiste una risposta “perfetta” in assoluto. La chiave è l’autenticità. I selezionatori apprezzano risposte sincere, coerenti e ben argomentate. È importante ascoltare attentamente la domanda, prendersi qualche secondo per riflettere e rispondere in modo mirato, evitando risposte troppo vaghe, frettolose o eccessivamente costruite.

Candidarsi e affrontare il colloquio in P&G

Il processo di assunzione in Procter & Gamble è strutturato e trasparente, ed è pensato per offrire a ogni candidato l’opportunità di mostrare il proprio potenziale in modo completo. Si articola in quattro fasi principali, che possono variare leggermente in base al ruolo, al Paese e al business di riferimento.

I quattro step del processo di assunzione in Procter & Gamble

Step 1: l’application

Il primo passo è la candidatura online tramite il portale P&G Careers. In questa fase, i candidati compilano un modulo con le informazioni personali, il percorso di istruzione, le esperienze professionali e caricano il proprio curriculum. L’application rappresenta il primo punto di contatto con l’azienda ed è fondamentale che le informazioni siano accurate, complete e coerenti con il ruolo per cui ci si candida.

È importante:

  • compilare il profilo con attenzione in modo da non tralasciare informazioni;
  • valorizzare esperienze e risultati, più che mansioni;
  • essere chiari e coerenti nel raccontare il proprio percorso.

Step 2: la valutazione online

Dopo l’invio della candidatura, alcuni candidati vengono invitati a completare una o più valutazioni online.

Il secondo step è composto da quello che viene denominato “assesment”, un test online progettato per aiutare P&G a comprendere meglio le capacità, il modo di ragionare e il potenziale del candidato, andando oltre ciò che emerge dal curriculum.

Le valutazioni fanno parte integrante del processo e sono utilizzate per garantire un approccio il più possibile equo e coerente nella selezione.

Step 3: il colloquio

La fase di intervista consente un confronto diretto tra il candidato e i rappresentanti di P&G. Le interviste possono svolgersi in modalità virtuale o in presenza e possono essere individuali o coinvolgere più interlocutori. Questo momento serve ad approfondire esperienze, competenze e motivazioni, ma anche a permettere al candidato di conoscere meglio l’azienda, la cultura e il ruolo per cui si sta candidando.

I colloqui in P&G si basano spesso su domande comportamentali, perché il comportamento passato è un buon indicatore di quello futuro. Viene dato grande valore al modo in cui le persone affrontano le sfide, prendono decisioni, collaborano e imparano dall’esperienza.

Un consiglio utile è preparare esempi che dimostrino:

  • leadership, anche in contesti non formali;
  • capacità di problem solving;
  • spirito di iniziativa;
  • collaborazione e inclusione.

Durante il colloquio, è incoraggiato anche fare domande: dimostra curiosità, interesse e coinvolgimento.

Il processo di selezione non è solo una valutazione unidirezionale. È un’occasione per capire se P&G è il posto giusto per te, così come per l’azienda capire se tu sei la persona giusta per quel ruolo. Trasparenza, rispetto e attenzione alla persona sono elementi centrali dell’esperienza.

Step 4: l’offerta di lavoro

L’ultima fase del processo è la comunicazione dell’esito positivo, con la presentazione dell’offerta di lavoro. In questa fase vengono condivisi i dettagli relativi alla proposta e ai prossimi passi. L’offerta rappresenta la conclusione del percorso di selezione e l’inizio di una possibile carriera in P&G.