11/12/2024
Il ciclo dell’acqua in casa: come possiamo ridurre il nostro impatto
Il termine ciclo dell’acqua o ciclo idrologico viene utilizzato per indicare tutti i fenomeni che portano alla circolazione dell’acqua all’interno dell’idrosfera, con i suoi cambiamenti di stato fisico.
Se applichiamo questo concetto all’ambiente domestico, la questione si semplifica da un lato e si fa più complessa dall’altro. Il cosiddetto ciclo dell’acqua in casa, infatti, include tutte quelle attività che richiedono l’utilizzo di acqua nel quotidiano. Spesso, però, nemmeno ci rendiamo conto di quante volte in una giornata apriamo un rubinetto e di quanto la nostra quotidianità sia dipendente da questa fonte primaria.
Per questo, è altrettanto facile rischiare di sprecarla senza accorgercene, quando piccoli accorgimenti sarebbero sufficienti a ridurre il nostro impatto idrico.
L’utilizzo dell’acqua nelle case italiane
Ogni giorno, ciascun italiano ha a disposizione 215 litri di acqua potabile – ben al di sopra della quantità necessaria per sopravvivere, che è di 50 litri. Si tratta di un dato già molto elevato, se ci pensiamo, ma che non tiene conto di un altro impiego dell’acqua che per noi è fondamentale: quella utilizzata per la produzione di beni, alimentari e non.
Il rapporto del WWF L’impronta idrica dell’Italia calcola l’impronta idrica della produzione nel nostro paese a circa 70 miliardi di m3 di acqua l’anno.
- L’agricoltura è il settore più impattante, con l’85%: comprende l’uso di acqua per la produzione di colture destinate alla nostra alimentazione e al mangime per il bestiame (75%).
- I prodotti di origine animale come latte, uova e carne, rappresentano quasi il 50% dell’impronta idrica totale dei consumi. Il consumo di carne, da solo, contribuisce a un terzo dell’impronta idrica totale, senza dimenticare l’acqua utilizzata per il pascolo e l’allevamento (10%).
- Il restante 15% dell’impronta idrica è suddiviso tra produzione industriale (8%) e l’uso che se ne fa a casa, per pulire, cucinare, bere ecc. (7%).
Come consumiamo l’acqua in casa?
Se ci soffermiamo sul consumo tra le mura domestiche, vediamo che la maggior parte del consumo di acqua avviene quando ci prendiamo cura dell’igiene personale, nello specifico:
39% | Igiene personale |
20% | Uso del WC |
12% | Bucato |
10% | Lavaggio delle stoviglie |
6% | Per cucinare |
6% | Per le pulizie |
6% | Altri usi (es. Piante e giardini) |
1% | Uso potabile |
Cosa si può fare nel concreto per ridurre l’impronta idrica?
Possiamo provare un senso di impotenza davanti a questi dati e pensare di non poter fare la differenza o di non voler rivoluzionare la propria vita, non ancora almeno. La verità, però, è che bastano pochi accorgimenti per risparmiare decine di litri d’acqua al giorno, e che ogni persona può fare la differenza se decidesse di adottare un approccio circolare all’interno delle mura domestiche.
Inoltre, un risparmio d’acqua oltre ad avere effetti positivi sull’ambiente, consente anche un risparmio sulle bollette.
Ecco allora qualche consiglio pratico per ridurre il consumo di questo bene essenziale.
Scegli la modalità eco per lavatrice e lavastoviglie
Se devi cambiare la lavatrice o la lavastoviglie, tieni a mente che i modelli più recenti riducono i consumi sia di acqua sia di energia, rispetto a quelli più vecchi e questo li rende spesso più convenienti.
Ricorda, inoltre, di azionare gli elettrodomestici solo a pieno carico e di utilizzare i programmi Eco per ottimizzare e ridurre i consumi. Inoltre, scegli sempre detersivi che consentano il lavaggio efficace a basse temperature e che permettano di evitare il prelavaggio.
Se la hai, usa la lavastoviglie
Spesso si pensa che usare la lavastoviglie, soprattutto se si hanno pochi piatti da lavare, sia inutile. In verità, la soluzione ottimale è accumulare le stoviglie e lavarle tutte insieme a fine giornata o il giorno successivo. Usare la lavastoviglie anziché lavare a mano consente infatti un risparmio notevole.
Inoltre, è importante non sciacquare i piatti prima di metterli nell’elettrodomestico: meglio togliere i residui di cibo con un tovagliolo o della carta casa (da gettare poi nel bidone dei rifiuti organici). Per questo, è meglio scegliere un detersivo che consenta di rimuovere lo sporco senza risciacquo, come Fairy Platinum Plus.
Se invece si lavano i piatti a mano, è bene non far scorrere l’acqua, ma riempite una bacinella.
Lava frutta e verdura in una bacinella
Per lavare frutta e verdura, meglio usare una bacinella che l’acqua corrente, in questo modo se ne usa meno e si può anche riutilizzare l’acqua della bacinella per bagnare le piante.
Ricorda di scaldare solo l’acqua che davvero ti serve
Quando prepari un tè o una tisana, la pasta o delle verdure in acqua calda, scalda solo l’acqua che effettivamente ti serve o, se per sbaglio ne scaldi di più, cerca di riutilizzarla.
Scegli la doccia e ricorda di chiudere i rubinetti
Fare la doccia anziché il bagno per risparmiare acqua, soprattutto se non si superano i 5 minuti di doccia e meglio ancora se si sceglie un soffione a risparmio idrico, con riduttore di flusso incorporato.
Quando si lavano i denti, invece, è bene non lasciar scorrere l’acqua inutilmente; si può anche usare un bicchiere con una piccola quantità d’acqua sufficiente al risciacquo.
Fai manutenzione a tubi e rubinetti
È importante controllare regolarmente i tubi del bagno e della cucina, assicurandosi che non ci siano perdite e valutando se ci sono tecnologie per l’ottimizzazione dei consumi che possono essere installate. Per esempio, si può inserire un filtro antiallagamento che monitora eventuali perdite.
Inoltre, è possibile applicare ai rubinetti degli aeratori, che miscelano aria all’acqua, riducendo il flusso e gli schizzi e permettendo così di risparmiare decine di migliaia di litri.
La guida all’economia circolare
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