7/8/2023
L'agricoltura sociale: coltivare solidarietà e benessere
L'agricoltura sociale rappresenta un'innovativa forma di agricoltura che va oltre la semplice produzione di cibo. Questo approccio, sempre più diffuso, coniuga l'agricoltura con obiettivi sociali, promuovendo l'inclusione, l'empowerment e il benessere delle persone.
Che cos’è l’agricoltura sociale?
L'agricoltura sociale è una pratica che può coinvolgere diverse persone: solitamente abbiamo delle associazioni o degli operatori sociali – volontari o meno –, professionisti dell’agricoltura e persone che si trovano in situazioni di svantaggio o che hanno bisogno di supporto.
L'obiettivo principale di questa pratica è fornire opportunità di partecipazione attiva, inclusione sociale e miglioramento del benessere attraverso l'agricoltura. Inoltre, la vendita di prodotti che derivano dall’agricoltura sociale, normalmente, va a beneficio dell’associazione e delle persone che vi lavorano, diventando fonte di sostentamento economico.
L'organizzazione del lavoro negli orti sociali varia a seconda delle comunità e dei progetti specifici. Spesso, agricoltori professionisti o esperti di agricoltura guidano il processo, offrendo istruzioni e supporto tecnico ai partecipanti. Una costante è l’approccio collettivo, in cui le decisioni vengono prese in modo partecipativo e le responsabilità sono condivise. Questo modello favorisce la cooperazione, l'apprendimento reciproco e la costruzione di relazioni positive tra i partecipanti.
Orti sociali, spazi verdi nelle città
Gli orti sociali solitamente si trovano all'interno di contesti urbani e sono diffusi in tutto il mondo. Solitamente, vengono realizzati in spazi pubblici inutilizzati o terreni privati concessi in prestito. Questi spazi solitamente trascurati vengono trasformati in luoghi vitali, in cui la comunità può riunirsi, lavorare a stretto contatto con la natura.
Storia degli orti sociali: origine e sviluppo
Gli orti sociali hanno una storia radicata nella fine del XIX secolo, quando nacquero in Europa come risposta alla crescente industrializzazione e all'emergere di problematiche sociali. Questi spazi verdi comunitari furono creati per offrire lavoro, cibo e una forma di terapia attraverso la coltivazione della terra.
Durante il XX secolo, gli orti sociali si diffusero in tutto il mondo, assumendo differenti nomi e caratteristiche culturali a seconda del paese. Negli anni '70, l'interesse per l'agricoltura sociale crebbe ulteriormente, poiché il movimento ambientalista guadagnò slancio. Oggi, gli orti sociali sono un fenomeno globale, con migliaia di progetti attivi in vari paesi, tutti accomunati dall'obiettivo di promuovere la sostenibilità sociale e ambientale.
Benefici dell'agricoltura sociale
L'agricoltura sociale comporta numerosi benefici, sia dal punto di vista ambientale che sociale.
Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, gli orti sociali promuovono la biodiversità, riducono l'uso di prodotti chimici e favoriscono pratiche agricole sostenibili. Inoltre, gli orti contribuiscono alla riduzione dell'inquinamento atmosferico e migliorano la qualità dell'aria nelle aree urbane.
Dal punto di vista della sostenibilità sociale, invece, questo tipo di agricoltura offre un'ampia gamma di vantaggi: favorisce l'inclusione, offre opportunità di partecipazione e integrazione a persone in difficoltà, fornisce un luogo di socializzazione, scambio culturale e creazione di reti di supporto all'interno della comunità. Lavorare in un ambiente naturale e accogliente può anche promuovere la salute mentale e fisica, migliorando il benessere complessivo dei partecipanti.
I frutteti solidali di P&G
P&G, ha sostenuto AzzeroCO2, nella realizzazione di 23 orto-frutteti solidati in tutta Italia. Questo progetto di AzzeroCO2 ha l’obiettivo di aiutare l’assorbimento di anidride carbonica, riqualificare aree urbane, salvaguardare la biodiversità e promuovere l’inclusione sociale e lavorativa, garantendo al contempo l’autonomia economica delle persone coinvolte. Nel frutteto di Villa San Giovanni, ad esempio, lavorano e vivono – all’interno di una casa famiglia – persone con la Sindrome Down che si trovavano in situazioni di difficoltà.
I 23 Orto-Frutteti realizzati da AzzeroCO2 in collaborazione con l’iniziativa P&G per l’Italia contano:
- 30.000 mq di superficie,
- oltre 2.000 alberi da frutto e melliferi piantumati,
- oltre 1.000 tonnellate di CO2 assorbite,
- circa 400 soggetti fragili e a rischio di emarginazione sociale coinvolti.