11/11/2024

Cos'è l'intelligenza emotiva e come svilupparla sul posto di lavoro

Nel contesto lavorativo contemporaneo, le competenze tecniche sono spesso accompagnate dalla necessità di possedere capacità relazionali ed emotive conosciute come soft skill. Una di queste competenze è l'intelligenza emotiva, un concetto che sta guadagnando sempre più rilevanza in ambito professionale.

Due colleghe collaborano e comunicano efficacemente sfruttando le loro doti di intelligenza emotiva

Che cos'è l'intelligenza emotiva?

L'intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri. Il concetto è stato popolarizzato negli anni '90 dallo psicologo Daniel Goleman, che ha definito l'intelligenza emotiva come un insieme di abilità fondamentali che si suddividono in cinque principali aree:

  • Autoconsapevolezza: la capacità di riconoscere e comprendere le proprie emozioni e come esse influenzano i propri pensieri e comportamenti.
  • Autogestione: la capacità di gestire le proprie emozioni in modo positivo, mantenendo la calma sotto pressione e risolvendo conflitti in modo costruttivo.
  • Motivazione: la capacità di usare le emozioni per raggiungere obiettivi, mantenere l'orientamento verso il risultato e affrontare le difficoltà.
  • Empatia: la capacità di comprendere e rispondere alle emozioni degli altri, un aspetto cruciale per la costruzione di relazioni positive.
  • Abilità sociali: la capacità di interagire con gli altri in modo efficace, facilitando la comunicazione e il lavoro di squadra.

L'intelligenza emotiva, quindi, non riguarda solo la gestione delle proprie emozioni, ma anche la capacità di entrare in sintonia con gli altri, creando legami più forti e favorendo un ambiente collaborativo.

Perché l'intelligenza emotiva è importante nel lavoro?

Le interazioni quotidiane tra colleghi, capi e clienti – in qualsiasi tipologia di lavoro – richiedono una continua gestione delle emozioni e delle dinamiche relazionali.

Una persona in grado di gestire e mettere a frutto le proprie emozioni, ma anche di entrare in contatto con il sentire altrui, è in grado di ascoltare attivamente, comprendere i segnali emotivi e rispondere in modo adeguato. In ambienti di lavoro complessi, dove le persone hanno differenti punti di vista e stili comunicativi, l'abilità di comprendere e adattarsi alle emozioni degli altri è fondamentale sia per un dipendente, sia, in particolar modo, per un leader.

E se questa abilità è importante nella quotidianità, diventa essenziale nelle situazioni conflittuali, che posso verificarsi, nostro malgrado, in qualsiasi posto di lavoro. Saper gestire i conflitti in modo costruttivo, esercitando calma e razionalità, ma anche ascolto e comprensione, consente di evitare crisi e risolvere le divergenze in modo costruttivo.

Un team composto e guidato da persone con buone competenze emotive è solitamente più collaborativo e sereno e dà vita a un ambiente di lavoro positivo e sano per chi vi lavora, ma anche più produttivo.

L’intelligenza emotiva e la leadership

L’intelligenza emotiva è una qualità essenziale per un buon leader, che deve essere in grado di motivare il proprio team, riconoscere i talenti individuali e adattare lo stile di leadership alle diverse esigenze dei collaboratori: ascolto, comprensione e gestione delle criticita sono infatti aspetti essenziali per coloro che ricoprono posizioni di leadership. Inoltre, un buon leader deve essere in grado di riconoscere segnali di stress o insoddisfazione tra i membri del team e intervenire tempestivamente per supportarli.

Come sviluppare l'intelligenza emotiva?

Sebbene l'intelligenza emotiva abbia una componente innata, può essere sviluppata e migliorata attraverso la pratica o addirittura con alcuni corsi specifici che possono aiutare a porsi le giuste domande a mettere in atto strategie efficaci di comunicazione e gestione.

L'autoconsapevolezza è il primo passo per sviluppare l'intelligenza emotiva e consiste nel riflettere sulle proprie emozioni e sui comportamenti che esse innescano, prendendo atto di eventuali trigger o reazioni abituali scorrette. Un buon esercizio potrebbe essere quello di tenere un diario, annotando come ci si sente in determinate situazioni lavorative e individuando la radice del proprio stato d’animo.

Da questo punto di vista, la gestione dello stress è cruciale per evitare che emozioni come la frustrazione o l'ansia influenzino negativamente il proprio comportamento; per meglio gestire lo stress si può ricorrere a tecniche di time management o anche a tecniche di meditazione e rilassamento.

Una volta in contatto con le proprie emozioni, si può lavorare sull’empatia e sulla comunicazione efficace, che richiedono la capacità di esercitare l’ascolto attivo e di mettersi nei panni delle persone che ci circondano, osservando non solo le parole ma anche il linguaggio del corpo e i segnali non verbali e adattando il proprio stile comunicativo allo stato d’animo dell’interlocutore.

In Procter & Gamble abbiamo come obiettivo quello diaiutare i nostri dipendenti nello sviluppo di doti di leaderhisp, di intelligenza emotiva e di comunicazione efficace, supportandoli e offrendo loro un ambiente stimolante e inclusivo, che consenta a ciascun talento di mettersi alla prova.

Scopri le esperienze di alcuni dei dipendenti di P&G Italia attraverso i loro racconti.

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