17/6/2024

Sport inclusivo: cosa significa e perché è importante

Lo sport è una delle attività più diffuse e apprezzate nel mondo, capace di coinvolgere milioni di persone in diverse forme e modalità. Che si tratti di sport di squadra o individuali, di agonismo o semplice passione, di sport per l’infanzia o di un passatempo dopo il lavoro, quasi tutte le persone svolgono nel corso della vita almeno uno sport.

Una bambina con la sindrome di Down durante una lezione di danza

L’attività fisica, infatti, non è solo un mezzo per migliorare la propria salute fisica, ma anche un modo per prendersi cura del proprio benessere psicologico e uno strumento di integrazione sociale, di educazione ai valori e di sviluppo personale.

Per questo, è essenziale che gli ambienti dove gli sport vengono praticati siano inclusivi, non solo evitando forme di discriminazione, ma anche garantendo accesso agli spazi e alle attività a tutte le persone.

Cosa si intende con inclusione nello sport?

L'inclusione nello sport è il processo che mira a garantire a tutte le persone, indipendentemente dalle loro caratteristiche personali, sociali o fisiche, la possibilità di partecipare a un'attività sportiva in modo equo, sicuro e rispettoso.

Si parla quindi di non esercitare discriminazioni basate sul genere, sull’età o su altre caratteristiche personali – anche e soprattutto in ambienti più affetti da bias di diverso tipo – ma si parla anche di creare spazi accessibili sul piano economico a persone in difficoltà. Non possiamo poi dimenticare l’importanza di rendere questi spazi adatti a persone con disabilità fisiche e mentali.

L’inclusione delle persone con disabilità nel mondo sportivo

Se pensiamo all’inclusione in ambito sportivo il primo pensiero va alla tematica dell’accessibilità: l’importanza di creare spazi che non prevedano barriere architettoniche che rendano difficile o addirittura impossibile l’accesso a persone con disabilità, la creazione di squadre sportive dedicate e la formazione di professionisti del settore come tecnici e allenatori con le competenze necessarie.

Anche nell’ambiente sportivo, l'inclusione deve basarsi sul riconoscimento della diversità come una risorsa e non come un ostacolo e sulla promozione di una cultura dell'accoglienza, della solidarietà e della cooperazione.

Sport e inclusione sociale: i benefici per atleti e società

L’inclusione in ambito sportivo è essenziale, sia per le persone con disabilità, sia per le società e gli ambienti sportivi.

L’attività fisica, di diverso tipo e con varie intensità, è infatti importante per il benessere fisico e mentale di tutti gli individui. Inoltre, svolgere un’attività sportiva consente alle persone di allenare alcune soft skill come il lavoro di squadra, il problem solving, l’apprendimento rapido, il pensiero laterale, la creatività e molto altro. Questo è vero per i bambini e gli adolescenti tanto quanto per gli adulti.

Se non pensato in maniera inclusiva, per le persone con disabilità fisiche o mentali, il momento dedicato allo sport può essere molto divisivo. Pensiamo all’ora di ginnastica nelle scuole o alle squadre dei più diversi sport: se non vi sono le attrezzature e l’organizzazione necessarie per includere persone con disabilità, quest’ultime potrebbero restare escluse dall’attività e più in generale vedere negato loro il diritto a svolgere attività sportive. Per questo è molto importante che vi siano centri dedicati e appositi, con professionisti in grado di supportare, insegnare e allenare persone con disabilità, ma anche che tutti gli spazi dedicati all’attività sportiva cerchino di fare un passo verso ulteriore verso l’inclusione per facilitare la partecipazione attiva e il senso di appartenenza a una comunità di tutti gli individui.

Sport senza confini: il progetto Fispes sostenuto da P&G e Fondazione Conad ETS.

due bambini con disabilità giocano a palla insieme, supportati da due adulti che li seguono durante gli esercizi

P&G e i suoi marchi, in collaborazione con i propri partners, stanno realizzando azioni tangibili per promuovere l’accesso allo sport dei ragazzi con disabilità, favorendo l’inclusione e la socializzazione. Questa iniziativa rientra nel programma di cittadinanza d’impresa con cui P&G si impegna a realizzare azioni concrete per le comunità in cui opera.

In questo contesto si inserisce Sport Senza Confini, un progetto sostenuto sia da Procter & Gamble Italia che dalla Fondazione Conad ETS che prende spunto ed amplia la territorialità della "Scuola Itinerante" FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali), realizzando giornate di sport inclusivo in varie città italiane allo scopo di promuovere la conoscenza del mondo Paralimpico e l'accesso allo sport dei ragazzi con disabilità, favorendo l'inclusione e la socializzazione.

Sport senza confini infatti è un progetto dedicato agli Under 14 di tutte le discipline demandate alla FISPES, che desidera aumentare attraverso la pratica sportiva le opportunità di integrazione sociale, utilizzando appunto lo sport come strumento di crescita e di valorizzazione delle abilità dei ragazzi ma non solo. L’obiettivo di questi eventi itineranti è anche quello di contribuire al benessere dei bambini e ragazzi con disabilità attraverso l’attività motoria sportiva mirata, di consolidarla insieme all’integrazione dei partecipanti all’interno di un gruppo, ma soprattutto di aumentare l’autostima dei ragazzi seguiti dal progetto e di sensibilizzare al rispetto delle diversità, riconoscendo e valorizzando le differenze di potenzialità e di capacità di ognuno.

Le tappe del progetto

Sport senza confini si pone l’obiettivo di realizzare 26 eventi itineranti in Italia entro il 2026.
Queste giornate di sport inclusivo ambiscono a sensibilizzare e stabilire una rete territoriale con le organizzazioni locali con l’obiettivo che un giorno possano fungere da promotori e punti di riferimento con la FISPES con l'obiettivo di ampliare l'offerta sportiva per le persone con disabilità nelle città italiane.

Per l’anno in corso, il 2024, sono previste le prime 11 tappe disseminate tra Nord, Centro e sud Italia:

02/03 marzo Modena
6/7 aprile Ascoli
20/21 aprile Roma
18/19 Maggio Perugia
15/16 Giugno Bologna
13/14 Luglio San Vincenzo, Toscana
7/8 Settembre Forlì
5/6 ottobre Parma, Reggio Emilia
26/27 ottobre Lecce
17/17 Novembre Bergamo
14/15 dicembre Milano

Il calendario relativo alle tappe in programma per il 2025 sarà disponibile prossimamente. Per informazioni specifiche sulle giornate itineranti di sport inclusivo scrivere a scuola@fispes.it
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