23/6/2022

Per P&G il benessere è una priorità

“Non possiamo dare il meglio se le nostre persone non sono al loro meglio.”

P&G promuove la consapevolezza sulla salute mentale

“Proteggere la salute fisica e mentale insieme alla sicurezza delle persone di P&G è la nostra principale priorità. È fondamentale anche perché vivano un’esperienza di lavoro migliore così da poter, a nostra volta, offrire il meglio a clienti e consumatori” ha affermato Tracey Grabowski, Chief Human Resources Officer.

Citazione Sul benessere mentale di Tracey Grabowski

“Il benessere personale è stato posto in primo piano negli ultimi due anni, ma il nostro obiettivo in P&G è rendere il benessere in azienda una priorità che provochi il massimo impatto sul business anno dopo anno” ha continuato. “In sostanza non possiamo dare il meglio se le nostre persone non sono al loro meglio.”

Un modo importante con cui promuoviamo il benessere in azienda è attraverso politiche di welfare aziendale che supportino il benessere fisico, mentale ed emotivo dei dipendenti. Sono inclusi un’ampia offerta di prestazioni sanitarie vantaggiose, accesso ad attività di counseling tramite i programmi di assistenza ai dipendenti (Employee Assistance Programs o EAP), politiche di congedo parentale che prevedono permessi per madri, padri e conviventi alla nascita o al momento dell’adozione di un bambino. È compreso anche un approccio equilibrato a modalità di lavoro ibride e flessibili che, nel mondo, variano in base al luogo e al ruolo dei dipendenti, indipendentemente dal fatto che lavorino nei nostri stabilimenti produttivi, centri di innovazione o uffici. Chi necessita di un congedo parentale prolungato ha anche la possibilità di prendersi un anno sabbatico.

“Oltre ai benefit, l’azienda fornisce una quantità di risorse e materiali didattici. Anche il supporto alla leadership e i modelli di riferimento sono determinanti” ha affermato Grabowski. “I nostri leader si impegnano a trovare dei punti di riferimento per l’auto-cura della vulnerabilità e il riequilibrio, quindi diamo a tutti gli altri la possibilità di fare altrettanto.”

Non puoi versare da una tazza vuota

Fama Francisco, Chief Executive Officer - Baby, Feminine and Family Care, dopo circa un anno e mezzo di pandemia si è resa conto, come molte altre persone, che la sua vita lavorativa e personale si stavano confondendo.

“Avevo perso tutti i confini dell’equilibrio vita-lavoro,” ha dichiarato, “le giornate si allungavano e le notti si accorciavano. Ho iniziato a prendere cattive abitudini, a non dormire a sufficienza, a mangiare cibi poco sani.”

Evidenziando la necessità di fare un passo indietro, di prendersi del tempo per riflettere sul proprio benessere personale e di ricentrare le priorità, Fama ricorda il momento in cui ha capito che anzitutto doveva essere più gentile con sé stessa per essere la migliore versione di sé, a casa e al lavoro. “Non puoi versare da una tazza vuota”, ha concluso.

“Gran parte di questo viaggio è resa possibile dal fatto che ognuno di noi condivide il proprio viaggio personale su sfide, lotte e piccole vittorie,” per Fama vittorie significava fare piccoli cambiamenti per eliminare le cause di stress e assicurarsi che tutti gli aspetti importanti della sua vita – le sue bombole di ossigeno, come passare più tempo con la famiglia – venissero ricaricati quando necessario.

Il benessere fisico e mentale è una questione personale

Jen Davis, che ha recentemente assunto la carica di Chief Executive Officer - Health Care, ha dichiarato di concentrarsi volutamente sul benessere fisico e mentale, che secondo lei è un viaggio personale, diverso per ciascuno.

“Lavoro con costanza per sviluppare le abitudini e l’atteggiamento mentale che mi danno l’energia e la resistenza di cui ho bisogno per dare il meglio di me e anche per aiutare gli altri a dare il meglio di sé” ha precisato. “Dovremmo tutti parlarne e aiutarci a vicenda nelle nostre attività individuali.”

Jen, che ha amato a lungo l’esercizio e lo sport nella sua vita, afferma che le sue abitudini sul benessere sono cambiate nel tempo. “Il benessere fisico è alla base della mia salute mentale ed emotiva. Col tempo ho imparato che il cibo, l’idratazione e qualche tipo di attività quotidiana mi aiutano a rimanere resiliente.”

Quando un evento pianificato o un imprevisto le fa perdere un allenamento o ha come conseguenza un’alimentazione meno disciplinata, lo vive come una scelta, non come un fallimento. Sta attenta a far sì che non diventi un’abitudine e, piuttosto, il giorno successivo ritorna subito ad alternative migliori.

Inoltre vede un valore nel cambiamento di approccio, specie quando si affrontano situazioni difficili: dalla paura del fallimento all’entusiasmo per ciò che potrebbe essere possibile: “Cerco di capovolgere il problema e pensare quale sia la cosa migliore che possa accadere se lo affrontiamo come catalizzatore di crescita e innovazione.”

L’importanza della flessibilità

Priya Mohan sostiene qualcosa che è più cruciale che mai, cioè che l’equilibrio vita-lavoro offerto da un ambiente di lavoro ibrido favorisca anche il benessere personale. In qualità di direttore delle risorse umane di Feminine Care in Nord America, tra i vantaggi dello smart working e del lavoro ibrido ha visto aumentare la produttività personale dei dipendenti.

“Le persone stanno guadagnando più ore al giorno da dedicare al lavoro,” ha detto, “ma dobbiamo bilanciarlo in termini di benessere fisico e mentale, quindi non si starà seduti davanti allo schermo del laptop per 12 ore.”

Ciò significa incoraggiare le persone a fare pause più lunghe o concludere le riunioni cinque o 10 minuti prima di un’ora; ogni tanto qualcuno potrebbe fare una passeggiata mentre è in call. “In Nord America abbiamo anche i Recharge Fridays, con tempo dedicato per far sì che i dipendenti possano recuperare il ritardo sul lavoro o partecipare a piccole riunioni individuali.”